martedì 20 dicembre 2011

Veglia

Ci siamo quasi, mancano solo cinque giorni a Natale: le luci sono accese, l'albero è fatto, i dolci sono solo da sfornare. I regali, forse, li abbiamo già comprati tutti. Stiamo pensando ai cibi da preparare e a cosa indosseremo per festeggiare. Forse ci viene in mente che cinque giorni non sono molti per organizzarsi, e che il tempo a nostra disposizione si riduce ulteriormente se per noi è la notte della vigilia il momento fondamentale della festa.
Per me, per molti anni, non è stato così, visto che la mia famiglia ha sempre festeggiato il Natale durante e dopo il pranzo del 25. Ora però, le mie tradizioni familiari si sono mescolate con quelle della famiglia del mio fidanzato, ed ho iniziato anch'io a vegliare la notte del 24, aspettando la mezzanotte per lo scambio dei regali, mangiando squisiti piatti di pesce e giocando a tombola.
Oggi stavo pensando che la parola veglia mi è sempre piaciuta. La sua etimologia è la stessa della parola vigilia, che altro non è che la versione conservativa della parola latina VIGILIA(M), a sua volta da VIGILE(M), che significava "attento" ma anche "sveglio". In veglia la differenza nei suoni è dovuta semplicemente alla caduta della sillaba centrale (detta anche sincope) e al mutamento della i breve in e.
Quando penso a questa parola, ricordo il leggero senso di stordimento che si prova da bambini a stare svegli fino a tardi, e la magia dell'attesa di Babbo Natale e della Befana. Mi viene in mente anche la veglia tradizionale che si faceva nella mia campagna, con la famiglia allargata raccolta attorno al calore delle mucche e delle persone amiche. A ripeterla sottovoce sento quasi il profumo del fuoco della stufa e del camino. Mi figuro poi la sentinella dell'etimologia, che in un passato lontano vinceva il freddo e il sonno della notte osservando le stelle all'orizzonte.
E sono proprio queste le sensazioni che vi auguro di provare questo Natale, magari ritrovandole, come me, nelle sillabe di questa parola vecchia di duemila anni: magia, calore, protezione, coraggio, e attenzione verso le cose e le persone che amate.
Auguri a tutti voi!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione, la parola veglia ha proprio un qualcosa di accogliente nel suono.
Anche io ho sempre festeggiato il 25 con la famiglia =)

Sara Giorgia ha detto...

bentornata! :) quanto calore sei riuscita a trasmettere con questo post così prezioso. grazie e buon Natale carissima.

maria vayola ha detto...

Buona veglia a te mia cara nipote/amica, che poi e per fortuna :-) un pò di veglia o comunque la calda gioia del dopo veglia la passeremo insieme, baci baci e a presto!!
tippy

Milvia ha detto...

Cara Marta, è già tanto che non ti venivo a trovare, e leggendo questo tuo bellissimo post mi rendo conto che ho sbagliato a non venire a farti visita prima. Ha ragione Sara Giorgia nel dire che sei riuscita a trasmettere calore. Sei davvero bravissima, già lo sapevo, ma ne ho avuto ora la riconferma.
Ti auguro un Natale sereno, di luce e amorevoli ore. A te, e a tutte le persone che tieni nel cuore.

Milvia (l'amica della tua zietta/amica)

Le FUNKFUNK16 ha detto...

grazie per questo stupendo augurio! buon anno cara!

Lola

Carol Franco Moran ha detto...

Cara Zuccaviolina,
scusa se non sono piu’ passata a trovarti, ma avevo abbandonato il mio blog. Col nuovo anno mi ripropongo di essere piu’ costante!

Ti auguro un buonissimo 2012, pieno di nuove etimologie da scoprire!!
La Girlfriend x

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