Vi riporto un dialogo-tipo dal quale trarrò l'etimologia del giorno, l'interlocutore sarà chiamato con il generico cognome piemontese Pautasso:
P: Cerea madama Pavia
N: Cerea monsù Pautasso
P: oh ma che bel cit!
N: su, saluta il signor Pautasso...
M: ...
P: ehi, bel bambino, come ti chiami?
M: ...
N: a l'è 'na cita, a 's ciama Marta. Su, saluta!
P: ooh ma lo sai che sembri proprio un maschietto?
M: signore, io non faccio mica la pipì da in piedi!
Di questo dialogo esilarante (ce ne sono stati molti altri di questo tipo) la parola che ci interessa è cerea, saluto del quale mi sono chiesta per anni il significato.
Pare che derivi da un'alterazione di signoria attraverso *sereia, serea, simile al saluto veneziano sioria vostra e al genovese scià.
Tra qualche ora vado a godermi il suddetto lungomare e a coccolarmi i ricordi. Buone vacanze a tutti!
5 commenti:
Ahah!Anche io ero stata scambiata per un maschietto, però avevo 15 anni ed ero in costume...vero, avevo i capelli molto corti, però la signora in questione era abbastanza anzianotta :P
Uh che scema, buone vacanze!! ^_^ un bacio
Davvero carino questo ricordo della tua infanzia...è capitato anche a me di subire dialoghi routinari fra adulti,fatti di domande scontate e ripetuti convenevoli ; mia sorella ed io che siamo gemelle (per la precisione era il termine usato per definirci) ne eravamo oggetto e tutti si chiedevano come mai dato che non ci assomigliavamo x niente, essendo dizigoti! Curioso ma piacevole questo interloquire in dialetto... Buone vacanze, Marta!
ed a me,invece, mi chiamavano "signorina lasciami" perchè tutte le volte che mi facevano i comlimenti sdolcinati che tu dici e magari cercavano anche di darmi un buffetto o che so altro....io dicevo....".... e lasciami "
buone vacanze cerea marta :-)
da cerea maria
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