sabato 5 marzo 2011

Digitale (e una cena molto analogica)

Il computer ci apre il mondo, la rete dà possibilità infinite. È vero. Ma è ancora meglio quando il mondo entra in casa nostra attraverso la porta.
Sì, perchè qualche giorno fa ho organizzato una cena a casa mia con amici che condividono con me il folle proposito di dedicare allo studio maniacale della lingua italiana i prossimi due anni della propria vita.
È stato un susseguirsi di risate, pizza, vino bianco, morsi della gatta Zazie, birra e taralli. Si sono alternate canzoni in piemontese, grandi classici del rock, canzoni d'autore e Bella Ciao e un accenno di inno nazionale (che di questi tempi ha un che di rivoluzionario).
Si è scoperto che i valdostani non conoscono i friarielli (ma gli iraniani sì!), che in casi eccezionali si può mangiare la pasta col cucchiaino, che i gatti bianchi si sentono discriminati rispetto ai loro simili di (un altro) colore, che le linguette dei cartoni di pizza possono trasformarsi in un divertente giochino compulsivo.

 se ho ben capito si chiama beshkan
Ma soprattutto, prestate attenzione perchè è una rivelazione, che mentre gli italiani contando con le dita partono dal pollice, gli americani partono dall'indice e i persiani dal mignolo. E che qualsiasi esponente di una a caso delle tre culture fa seriamente fatica a farlo in un modo diverso da quello che ha imparato da bambino.

Ma questo è nulla se confrontato al modo in cui i persiani schioccano le dita. Nonostante me lo sia fatto lungamente spiegare dalla mia amica Harir (e ci provi ininterrottamente da tre giorni, ehm.) non riesco a produrre il minimo suono. Se qualcuno di voi ci riesce, vi prego, mi spieghi il trucco.

Detto questo, dall'alto del mio modem adsl vi chiedo: chi di voi si è mai domandato l'etimologia della parola digitale? Questa ormai notissima parola è entrata nell'italiano dall'inglese, e in origine significava semplicemente "numerico". Deriva, naturalmente, dal latino DIGITUM, cioè dito, il primo strumento di calcolo della storia. E nell'universo dei suoni e dei significati, ovvero la parola, il computer, il sistema binario, le reti virtuali reincontrano la realtà materiale dei gesti, dei gusti, dei rumori e delle mani.

8 commenti:

Lara ha detto...

marta, anche i brasiliani cominciano a contare dal mignolo, aveva sorpreso anche me la prima volta che l'avevo notato, quando vivevo in brasile...
L.

Zuccaviolina ha detto...

Ciao Lara, grazie per l'informazione. Ma che bello che hai vissuto in Brasile! Quanto ci sei stata?

Desi ha detto...

Queste notizie del cartoccio di pizza e delle dita che schioccano alla "persiana" mi hanno messo la pulce nell'orecchio :)allenati che quando ci vediamo mi insegni!

Le FUNKFUNK16 ha detto...

È incredibile come la lingua sia in grado di mostrarci l'origine delle cose! P.s. Io conto come una classicissima italiana :-D Lola

fiore di maggio ha detto...

Anche mia nuora ecuadoriana conta partendo dal mignolo...
Che bella questa vostra cena multietnica! A quanto capisco pizza,birra, taralli e vino bianco abbattono assolutamente abitudini e modalità apparentemente fonte di ...ma allora è proprio vero che con un po' di intelligenza e senso dell'umorismo ci si può intendere ed è facile condividere!
bravi ragazzi, molto saggi e consapevoli..un bene prezioso di questi tempi! :)

Zuccaviolina ha detto...

@Desi: molto volentieri!

@Lola: le parole in questo sono potentissime. Ma tu di che origini sei?

@fioredimaggio: wow, quindi anche tu hai una famiglia multietnica! Ora capisco perchè ogni tanto scrivi in spagnolo. :) Le barriere si possono abbattere, basta essere curiosi verso il prossimo... la conoscenza e il rispetto reciproco sono ancora più potenti del vino e dei taralli! ;)

Costantino ha detto...

Un post spiritoso e divertente
(anch'io non sono mai riuscito a far schioccare le dita),

Sara Giorgia ha detto...

ma che brava! un quadretto veramente bellissimo, ricco di calore e di umanità. un ottimo esempio di occasionedifesta!! buona domenica!

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