E intanto, continuiamo a domandarci se c'è posto per noi da qualche parte, o se dovremo sgomitare, scavare con le unghie e con i denti, o guadagnarci il nostro angolino di terra e di cielo alle spalle di qualcun altro. Questo ha a che fare con la dignità.
E non è un caso che la parola indignato abbia la stessa radice della parola degno, in latino DIGNUS. Indignare vuol dire, letteralmente, "non considerare degno".
Non approvo la rabbia e la protesta fine a sè stessa, e credo fermamente che sia sempre necessario fornire, insieme alle critiche, delle proposte alternative. Ma è davvero lecito chiedere a una generazione così giovane di trovare una soluzione al tracollo causato dai comportamenti indegni di chi è venuto prima?
3 commenti:
Sono d'accordo Marta: non è giusto, anzi mi viene da dire: non è possibile. Ed è vero, la dignità l'abbiamo un po' persa per strada ma è un diritto. Anche io come te sono però preoccupata per tutta questa violenza, non la capisco. Grazie per questo post :)
esprimi benissimo il mio stesso stato d'animo
Mi togli le parole di bocca.
Posta un commento