Per me, per molti anni, non è stato così, visto che la mia famiglia ha sempre festeggiato il Natale durante e dopo il pranzo del 25. Ora però, le mie tradizioni familiari si sono mescolate con quelle della famiglia del mio fidanzato, ed ho iniziato anch'io a vegliare la notte del 24, aspettando la mezzanotte per lo scambio dei regali, mangiando squisiti piatti di pesce e giocando a tombola.
Oggi stavo pensando che la parola veglia mi è sempre piaciuta. La sua etimologia è la stessa della parola vigilia, che altro non è che la versione conservativa della parola latina VIGILIA(M), a sua volta da VIGILE(M), che significava "attento" ma anche "sveglio". In veglia la differenza nei suoni è dovuta semplicemente alla caduta della sillaba centrale (detta anche sincope) e al mutamento della i breve in e.
E sono proprio queste le sensazioni che vi auguro di provare questo Natale, magari ritrovandole, come me, nelle sillabe di questa parola vecchia di duemila anni: magia, calore, protezione, coraggio, e attenzione verso le cose e le persone che amate.
Auguri a tutti voi!