martedì 22 febbraio 2011

Mentire

Ieri era il mio compleanno. Ieri era il mio compleanno e avevo un esame: questa si chiama sfortuna. Ieri era il mio compleanno, avevo un esame ed ero la quarta dell'appello. Ieri era il mio compleanno, avevo un esame, ero la quarta dell'appello ma sono passata alle cinque del pomeriggio: questo si chiama infierire. Tutto ciò per dirvi che ho degnamente recuperato con una bellissima serata al ristorante insieme al mio ragazzo.
Dal momento che tra i locali aperti il lunedì sera non c'è molta scelta siamo finiti nella trattoria sotto casa, che è uno di quei posti che non noti mai solo perchè li hai sempre sotto gli occhi. L'otttima cucina astigiana (che è anche un omaggio alle mie origini), il lussurioso tagliere di formaggi e l'abbondante barbera non mi hanno impedito di dedicarmi a uno dei miei passatempi preferiti: l'osservazione puntigliosa e rigorosamente indiscreta degli altri avventori del locale.

Mi ha colpita fin dall'inizio la coppia del tavolino d'angolo: Lui giacca e cravatta, con tanto di fazzoletto nel taschino, Lei bionda tinta, rossetto rosso e l'aria un po' su di giri. Si divertivano, e mi compiacevo di non essere l'unica, lì dentro, fermamente convinta di meritare buon cibo, vino e allegria.
È stato solo un attimo prima che si accorgessero che i loro piatti e bicchieri erano vuoti ormai da troppo tempo e che la cena era da considerarsi conclusa che a Lei è squillato il telefono.
"Pronto? Sì, sono andata a mangiare una pizza. Eh? Non ti ricordi? Ti avevo detto che sarei andata in pizzeria con Maria. Sì, con Maria. Come dove? In corso Francia...sì sono in macchina, sto arrivando."
Si sono guardati, come per arrendersi all'evidenza che ora la serata fosse veramente finita, hanno pagato e sono spariti nella notte torinese.

Così stamattina mi sono ritrovata a pensare al significato della parola mentire e ho scoperto che viene dal verbo latino MENTIRI che a sua volta deriva dalla parola MENS, cioè mente, spirito, creatività.
In effetti tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita che dire cose non vere, riuscendo, nel migliore dei casi, ad essere anche convincenti, richiede un bello sforzo di immaginazione.

lunedì 14 febbraio 2011

Esame

notare lo sfondo del mio netbook...
È il motivo della mia latitanza nelle ultime settimane. Esame deriva da EX-AGMEN ovvero l'atto del pesare (AGERE) con molta attenzione (EX). Che dire? Speriamo che l'ago della bilancia penda dalla mia parte!
Non c'entra nulla, ma ieri (invece di studiare) sono andata alla manifestazione "Se non ora, quando" a Torino. Quell'intreccio di volti, ombrelli, canti e fili di lana mi ha davvero riscaldato il cuore.
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